Lâosteoporosi è un disturbo da non sottovalutare che colpisce lo scheletro rendendolo maggiormente soggetto al rischio di contrarre delle fratture. Chi è colpito da questa malattia attualmente ricorre allâuso di farmaci come voltaren, allâassunzione di vitamina D che aiuta ad assorbire il calcio, ad una corretta attività fisica. Da un recente studio condotto dai ricercatori dellâUniversità de LâAquila, in collaborazione con lâOspedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, emergono nuove prospettive. La ricerca, pubblicata su Nature Communications, dimostra come due molecole, IL-6 e c-Scr, lavorino tra loro in sinergia per rendere ottimale lo stato di salute scheletrico. âIn condizioni normali - dice Barbara Peruzzi che ha ideato lo studio - le nostre ossa sono sottoposte a due eventi contrapposti: la distruzione del tessuto vecchio, mediata da cellule chiamate osteoclasti, e la formazione di nuovo tessuto, causata invece dagli osteoblasti. Nelle persone fra questi due eventi câè un equilibrio perfetto, mentre il nostro studio ha evidenziato che in presenza di elevati livelli di IL-6, tramite le alterazioni di c-Src e di IGFBP5, le ossa di animali da esperimento vanno incontro ad osteoporosi. Se inibiamo nel topo la proteina c-Src, lâosso ritorna normale anche se lâIL-6 rimane elevataâ. Gli studi al momento sono stati effettuali solo su animali in laboratorio, ma se confermati potrebbero permettere ridare la speranza a chi soffre di osteoporosi, offrendo loro reali possibilità di guarigione.
Link Correlati:-
Cerotti per la schiena contro il mal di schiena
12 January 2020 -
Dal poker all'italiana al texas hold'em: mini guida
23 September 2019 -
L’Abbazia di Chiaravalle tra tradizione e cultura enogastronomica
01 September 2019 -
Risparmia sulla spesa col volantino online di ALDI
25 March 2019 -
Aldi offerte ogni settimana tante nuove proposte
13 March 2019 -
Le ricette di ALDI per la vostra tavola
01 March 2019 -
Ogni settimana nuove ottime offerte grazie al voltantino di ALDI
25 February 2019