Dal poker all'italiana al texas hold'em: mini guida

In entrambe le tipologie di poker si utilizza il mazzo francese da 52 carte escludendo i jolly ma, mentre nel poker alla texana si utilizzano tutte Photo by Chris Liverani on Unsplash

Il poker vanta una tradizione secolare di difficile ricostruzione, tanto da vederne contesa la paternità fra diversi Paesi tra cui Stati Uniti, Italia, Francia e Germania, che a loro volta avevano acquisito e modellato giochi di carte simili dalla Persia, come il gioco dell’”As Nas” o dalla Cina come il “Mahjong”.

Il poker all’italiana, chiamato anche poker alla francese o five card draw, è la più classica delle specialità di poker tradizionale e di solito la prima specialità imparata dalla maggior parte dei giocatori. Il Texas Hold’em è la variante di poker divenuta più famosa, in particolare nella sua versione no limit, cioè senza limiti di puntata. Seppur il poker all’italiana sia l’antenato diretto del poker alla texana, i due giochi hanno regole comuni ma presentano anche sostanziali differenze.

In entrambe le tipologie di poker si utilizza il mazzo francese da 52 carte escludendo i jolly ma, mentre nel poker alla texana si utilizzano tutte, nel poker all’italiana la costruzione del mazzo varia a seconda del numero di giocatori: se si gioca in 4  si utilizzano 32 carte, dal 7 a salire fino all’asso, in caso di partita con 5 giocatori si aggiungono i 6 componendo così un mazzo a 36 carte e se i giocatori sono 6 si utilizzano 40 carte, dal 5 all'asso.

Una volta composto il tavolo, nel poker all’italiana ogni giocatore versa un ammontare minimo detto ante (o “piatto”). Nel Texas Hold’em solo i primi due giocatori posizionati alla sinistra del dealer piazzano le blinds: la persona seduta alla sinistra del dealer piazza la cosiddetta small blind (piccolo buio), una puntata obbligatoria minima, e poi il secondo giocatore in senso orario piazza una big blind (grande buio), di entità superiore rispetto alla precedente, di solito doppia. Alla fine di quest’operazione i partecipanti possono ricevere e visionare le carte.

Anche la distribuzione delle carte presenta delle importanti differenze: mentre nel poker all’italiana il gioco inizia con la distribuzione di 5 carte coperte per ogni giocatore iniziando da quello alla sinistra del dealer e procedendo in senso orario, nel Texas Hold’Em i giocatori ricevono solo due carte a testa che, con le cinque carte comuni (community cards) suddivise in Flop (le prime tre), Turn (la quarta) e River (la quinta) scoperte dal mazziere durante le varie fasi di gioco, formeranno il punto di ogni giocatore.

Contrariamente al poker all’italiana, nel Texas Hold’em non esiste cambio carte, ma vi è un diverso vantaggio: le carte scoperte, o comunitarie, rendono più leggibile il gioco rispetto alla versione tradizionale, dove i tells, i rilanci e l’analisi del gioco degli avversari sono decisamente più importanti.

Tuttavia, mentre nel Poker all’Italiana il gioco è “cash”, ossia decisa la posta iniziale si gioca mano per mano ed esiste la possibilità di rimanere sempre in gioco, nella formula “torneo” del Texas Hol’Em i bui aumentano progressivamente e una volta finite le proprie chips si esce senza la possibilità (nella maggior parte dei casi) di riacquistarne altre.

In linea generale, nelle due versioni di gioco i punti sono analoghi fatta eccezione per il full e il colore: nel Texas Hold’em il full batte il colore, mentre nel poker all’italiana avviene esattamente il contrario. Questo per via del diverso numero di carte utilizzate nei due giochi: le carte utili per formare un colore sono 13 nel Texas Hold’em e solo 8 (con il mazzo a 32 carte) o 9 (con il mazzo a 36 carte) nel poker all’italiana.

Un’ultima differenza fondamentale è la modalità con cui si può formare un punto: in entrambi si forma prendendo in considerazione 5 carte, ma mentre nel poker all’italiana si usano le cinque carte in dotazione al giocatore, dopo avere effettuato l’eventuale cambio carte, nel Texas Hold’em per comporre il punto si possono utilizzare sia le due carte personali in dotazione al giocatore sia le cinque carte comuni. E’ possibile usare tutte e due le carte personali e tre fra le cinque carte comuni, o una delle carte personali e quattro delle cinque carte comuni. Nel caso in cui la miglior combinazione possibile sia data dalle cinque le carte comuni, si dividerà il piatto fra tutti i giocatori presenti fino all’ultimo turno di puntate nella mano.

Una volta comprese le regole e le differenze, non resta che sedersi a un tavolo verde del web e scegliere la propria versione di poker preferita.

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