In generale non si rinuncia mai ad una crostata anche per via della facilità con cui essa si consuma, si trasporta, si conserva mantenendo la sua fragranza e aroma persino dopo una giornata intera.
Essa è lì, aromatizzata e farcita ma se non sono passate troppe ore dal momento della sua preparazione rimane anche calda al punto giusto e quindi con un sapore che ne conserva tutti i retrogusti.
Quindi la crostata è un’idea promossa a pieno titolo per picnic e merende o piccoli ricevimenti a orari mattinieri o pomeridiani.
Si parlava di retrogusti per ragioni non solo di scuola cuciniera ma perché la crostata è una merenda dolce dalle possibili varianti: essa è classica o farcita come le ben tradizionali e deliziosissime pastiere napoletane.
Ma esistono anche variabili con aromi particolari e una giusta combinazione dietetica che ne permetta l’uso sfizioso da merenda tutto gusto e pochi rimpianti, che è il caso che interessa a tantissima gente.
Parliamo della novità recente delle merende glamour: la crostata di riso all’amaretto.
Già la sua definizione di crostata di riso chiarisce la sua attitudine al gusto con il retrogusto abbinato di amaretto per dare sfizio alla creazione.
Il riso, come ben noto da ampia letteratura cuciniera e financo scientifica, ha doti benefiche ed è un alimento dietetico che sta arricchendo le tavole degli Italiani in cerca di alternative alla sacralità abitudinaria della pasta (http://www.my-personaltrainer.it/riso-pasta.htm).
Allora appare una buona soluzione quella di questa ricetta che, in abbinamento all’amaretto ed ai migliori e nuovissimi dolcificanti dietetici naturali di Stevia, si propone di creare un dolce gustoso quanto accessibile a tutti.
Il gioco è fatto: in questo caso si consideri un impasto per circa 8/10 persone:
– farina 200g
– margarina light 60g
– acqua 50ml
– 2 tuorli
– 1 limone
Ovviamente il ripieno di riso con una bella dose di riso originario (circa 110g).
Ci si procuri:
– latte scremato 250g
– 3 tuorli
– 4 amaretti
– MyDietor 10g*
– aroma di mandorla
– 1 bustina di vanillina
– sale
La preparazione non è difficile e si adatta a tutte le mani, anche quelle meno esperte ma richiede i suoi passaggi.
La farina, la margarina ammorbidita, l’acqua, i due tuorli d’uovo e la scorza grattugiata di mezzo limone vanno impastate rapidamente per creare un impasto sferico liscio ed omogeneo.
Questa palla vera e propria va avvolta in un foglio di pellicola e riposta a riposare nel frigorifero per mezz’ora.
Per l’impasto si usi una casseruola per portarvi a bollire il riso, il latte, 250ml di acqua, la vanillina e un pizzico di sale: il riso, è importante, va cotto a fuoco lento perché assorba gradatamente tutto il liquido.
Successivamente va trasferite il riso in una ciotola; si uniscano i tuorli e, poi, si mescoli vigorosamente fino al punto in cui si sarà formato un amalgama che permetterà di aggiungere il MyDietor e qualche goccia di aroma di mandorla.
Non fermandosi dal mescolare ancora, con forza e dovizia fino al completamento della pasta cremosa. Dopo aver mescolato ulteriormente si versi la crema di riso all’interno dello stampo. Allora la crostata sarà pronta da infornare a 190° perché possa cuocere per, circa, 50 minuti. Alla fine del procedimento lasciarla raffreddare un po’ e coprirla con gli amaretti sbriciolati.
Da servire ancora tiepida.
Nota bene: 4 amaretti apportano 16,5g di zucchero quindi ogni altra aggiunta di questo componente è superflua e, se possibile, da evitare ai fini dietetici.
Rimane un dolce di ottimo gusto e indovinata inventiva.