Dopo il tempo delle mele arriva la torta di pere

Tutti conoscono la fragranza e la saporita consistenza della torta di mele, ben conosciuta tramite la letteratura americana che ci ha aperto la finestra su atmosfere famigliari e dal retrogusto rassicurante di casette nella prateria o di giardini ordinati e coloriti Photo by Melissa Walker Horn on Unsplash

Tutti conoscono la fragranza e la saporita consistenza della torta di mele, ben conosciuta tramite la letteratura americana che ci ha aperto la finestra su atmosfere famigliari e dal retrogusto rassicurante di casette nella prateria o di giardini ordinati e coloriti.
La famosa Apple Pie ora fa parte anche della cucina italiana che ha saputo rendere propria questa creazione anglosassone in ispecie nell’Italia del Nord dove la mela è un frutto ampiamente curato e coltivato nell’arco alpino.
Una volta, però, assimilata la torta di mele non potevano rimanere indietro le pere, ugualmente parte del patrimonio fruttifero italiano dopo che questo pomo, in realtà non è un frutto ed anzi viene definito “falso frutto”, venne  ampiamente collocato nella nostrana memorialistica da cucina.
La diffusione della pera su vasta scala avvenne con l’introduzione della medesima in Italia attorno al 1950, ma la sua conoscenza era anteriore per via dell’importazione ed, infatti, risulta conosciuta come ci dicono  proverbi popolari del tipo: “al villan non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere”.
Oggi le pere, in Italia, sono curate e coltivate da un consorzio che primeggia in Europa  (http://www.peraitalia.it/it/consorzio ) e da paese importatore e di sperimentazione agronomica circa il pomo siamo diventati paese esportatore e leader. Che fare, dunque, con le pere? Tante cose perché, al pari di altri frutti, anche la pera è suscettibile di creazioni pasticcere al di là del mero consumo. La novità è che tale frutto, gustoso e zuccherino, fa da base anche per una ricetta di torta di pere, disponibile in versione “light”, con l’ausilio del naturalissimo dolcificante di Stevia che sta rivoluzionando le ricette pasticcere.
La ricetta di torta di pere in questione è, infatti, dietetica e “sugar free” proprio per via dell’edulcorante MydietorStevia che compensa in modo totale l’uso di zuccheri assortiti, nota dolente, in passato,  di creazioni come le torte di frutta che, di loro, sono dotate di basi zuccherine naturali a causa della frutta medesima.

Allora avanti con la ricetta: ci si doti di 680 g di pere,200 g di farina bianca 00, 100 g di burro,20 g di My Dietor cuor di stevia sfuso, 4 uova, 5 g di lievito istantaneo per dolci 1 cucchiaino, 2 cucchiaini di zenzero in polvere. Si prenda uno stampo di 24cm di diametro per imburrarlo e infarinarlo con dovizia e uniformemente. Le pere saranno sbucciate, privandole anche del torsolo; affettarle in modo da avere delle fettine molto sottili. Mettere il burro in una ciotola e scioglierlo al microonde o a bagnomaria, successivamente vanno montati   gli albumi delle uova  a neve ferma.  In un’ampia ciotola si ripongono, per amalgamarli, i tuorli e il burro fuso con l’estratto di Stevia: aggiungervi quindi  la farina, gli albumi montati, il lievito e mescolare con cura il composto rendendolo omogeneo. Nel composto ottenuto vanno inserite le fettine di pera e lo zenzero.
Versare il composto nella tortiera e cuocere  40 minuti in forno preriscaldato a 180°. Sfornare e far raffreddare. Il dolce è pronto, adatto a tutte le occasioni.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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