Diabete, zucchero ed edulcoranti.

Il rapporto tra zuccheri e diabete è ben noto e porta invariabilmente alla conclusione per cui chi è affetto da diabete, di alimenti a contenuto zuccherino sostenuto, non dovrebbe usarne proprio Photo by Max Rovensky on Unsplash

Il rapporto tra zuccheri e diabete è ben noto e porta invariabilmente alla conclusione per cui chi è affetto da diabete, di alimenti a contenuto zuccherino sostenuto, non dovrebbe usarne proprio. Inoltre, limitarsi a pensare che l’eccessivo consumo di zuccheri sia un problema solo per i diabetici, è un altro dei miti da sfatare. Due note istituzioni scientifiche americane, la American Heart Association (AHA) e la  Emory University di Atlanta, hanno infatti ribadito, in due differenti occasioni, che un uso moderato di cibi zuccherini è assolutamente consigliabile agli adolescenti, non più di 25 grammi giornalieri, mentre i bambini al di sotto dei 24 mesi, dovrebbero essere totalmente inibiti al consumo.

 

Un’altra falsa credenza, è legata all’idea che vi siano zuccheri meno dannosi di altri, in relazione al diabete ma anche alle diete in genere. Assumendo che il glucosio è un autentico nemico dei diabetici, sia sotto il profilo calorico che sotto quello metabolico, anche zuccheri naturali, come quelli derivanti dalla frutta, non risolvono il problema dell’alimentazione di chi soffre di diabete. Il fruttosio, ad esempio, si metabolizza meglio del glucosio (fruttosio più saccarosio), ma la differenza sotto il profilo dell’impatto calorico, è risibile. Anche il miele naturale offre soluzioni assai scarse al problema. L’unico vantaggio, relativamente al consumo di miele, è legato alla presenza di un quantitativo di zucchero diluito e non a un effettivo beneficio.

 

La speranza, se così si può dire, per consentire anche ai diabeti di non dovere rinunciare in toto a qualsiasi alimento contenente zuccheri, risiede nelle nuove generazioni di edulcoranti alternativi allo zucchero, soprattutto se naturali. Tra quelli relativamente recenti, la stevia, dolcificante naturale ricavato dalle foglie dell’omonima pianta sudamericana, sembra essere promettente. A parità di quantità la stevia ha un potere dolcificante infinitamente superiore a qualsivoglia zucchero tradizionale. Al contempo essa risulta essere infinitamente meno calorica e più facilmente assimilabile. Non a caso, negli ultimi anni, si è assistito a un fiorire di prodotti e di ricette dove la stevia ha sostituito il toto ogni altro zucchero precedentemente utilizzato, classificandosi così come alimento decisamente organico alle diete ipocaloriche.   

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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