Come suddividere i pasti settimanali

Compiuto il primo anno di vita, il bambino è più che pronto per intraprendere una dieta alimentare quanto mai varia e simile a quella dell’adulto, sia nella ripartizione dei pasti che nella loro stessa composizione. La corretta alimentazione dei bambini in questo periodo comprende già tutti i gruppi di sostanze nutrizionali, dai carboidrati alle proteine, senza quasi più esclusioni. Nei più piccoli alle prese con questa fase di “svezzamento avanzato”, l’osservazione ad esempio delle abitudini alimentari dei genitori sviluppa un particolare desiderio di imitazione giovando così a una veloce evoluzione nei gusti e nella conoscenza del cibo, oltre che del modo di assumerli, ad esempio alternando all’abitudine di prendere il cibo con le manine il graduale utilizzo delle posate. Per quanto riguarda il menù vero e proprio, invece, carne, pesce, uova, e ovviamente pasta, frutta e verdura, possono alternarsi proposti con diversi tipi di preparazione; il tutto senza seguire schemi eccessivamente rigidi, che potrebbero non trovare peraltro l’apprezzamento del piccolo commensale, ma ispirandosi comunque a una “linea guida” generale di suddivisione dei gruppi alimentari su scala settimanale. Nell’arco delle sette giornate, infatti, nell’alimentazione dei bambini da 1 a 3 anni non dovrebbero mai mancare carne (4 volte a settimana), pesce (2-3), legumi (2-3 volte), uova (2 volte), formaggio (3 volte), prosciutto crudo o cotto (1 volta) e anche un gustoso piatto unico, rappresentato ad esempio da una pasta asciutta condita con un buon ragù di carne o pesce, da adottare un paio di volte la settimana. Verdura e frutta vanno invece proposte al bimbo in occasione di entrambi i pasti principali e come spuntino.