Colesterolo LDL: abbassamento della soglia di sicurezza

Salvo casi particolari, in cui l’ipercolesterolemia non è direttamente correlata allo stile di vita, limitare l’accumulo di colesterolo LDL nel sangue si può e si deve Photo by Don Lu on Unsplash

Tempo di ribassi ma mai di saldi per la medicina. Poche settimane or sono  l'American Heart Association e l'American College of Cardiology avevano abbassato (o alzato, a seconda dei punti  di vista) le soglie di sicurezza per i valori della pressione sanguigna, allineandosi agli standard europei; in questi giorni è invece l’Università di Milano a rivedere i valori di sicurezza per il colesterolo LDL, procediamo con ordine. In Europa, per quel che concerne i valori della pressione, di parla già di pre-ipertensione quando questi superano gli 80 mmHg per la minima e i 130 per la massima. Negli USA questi valori erano ritenuti eccessivamente allarmistici, ma ora non è più così.

L’occasione per rivedere i valori salutari del colesterolo LDL, è coincisa col XI Congresso annuale della Società Italiana di Terapia Clinica e Sperimentale, sotto l’egida dell’Università Statale di Milano. Secondo queste indicazioni, la soglia di sicurezza è da individuarsi in 100 ml/dl oltre la quale si è soggetti, in diversa misura, al rischio di complicanze o malattie cardio-vascolari. Queste nuove indicazioni consentono di stimare l’incidenza dell’ipercolesterolemia  nell’ordine del 20% della popolazione nata o residente in Italia, in parole povere un italiano su 5, 12 milioni su 60, hanno il colesterolo alto e rischiano complicanze derivanti dall’accumulo di colesterolo LDL nel sangue.

Salvo casi particolari, in cui l’ipercolesterolemia non è direttamente correlata allo stile di vita, limitare l’accumulo di colesterolo LDL nel sangue si può e si deve. Uno stile di vita sano, corredato da attività fisica e da una dieta che privilegia i grassi mono e polinsaturi a scapito di quelli saturi, può dare risultati confortanti nel controllo del colesterolo cattivo. Anche l’abbondante consumo di frutta e verdura, unitamente a una forte limitazione dell’alcool, può contribuire a tenere i valori del colesterolo cattivo al di sotto di quella soglia insidiosa, che tanto preoccupa gli esperti.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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