Caffè turco e caffè greco

Caffè turco e il caffè greco sono molto simili tra loro. Qualcuno potrebbe trovare questa similitudine strana ma in realtà le differenze tra greci e turchi sono sicuramente di tipo culturale ma un po' meno nelle abitudini. Per comprendere questo bisogna risalire indietro nel tempo e abbozzare una breve storia di questi due paesi. Anticamente già nel periodo repubblicano romano l’attuale Turchia era una provincia romana, una delle prime. Per contro la Grecia è un insieme di città stato spesso in lotta tra loro, ma pronte a unirsi per contrastare l'invasione di un esercito straniero. Ad un certo punto della storia romana anche la Grecia fu conquistata e divenne provincia romana e le differenze tra le popolazioni non dovevano essere eccessive. Successivamente l'area greca passò sotto dominazione dell'impero bizantino. Alla caduta dell'impero bizantino la Grecia passò sotto la dominazione turca e vi rimase fino al 1821 quando recuperò l'indipendenza configurandosi come Stato autonomo e sovrano. In sostanza le similitudini riguardano aspetti tradizionali come la cucina. I piatti della loro composizione sono leggermente diversi però hanno nomi e modalità di preparazione simili un esempio classico è rappresentato dal kebab turco che in Grecia prende il nome di gyros.  Un discorso simile può essere fatto anche per il caffè e la preparazione. Occorre del caffè macinato finemente da mettere in una tipica caffettiera piena di acqua insieme a zucchero e opzionalmente a delle spezie tra le quali il cardamomo è la più usata. Dopo aver portato ad ebollizione l’infuso si raccoglie con un cucchiaino lo strato di schiuma della superficie suddividendolo tra le varie tazzine; il processo di bollitura è da ripetersi altre due volte prima di servirlo. Il caffè che si ricava è assai denso. Prima di versarlo occorre qualche minuto di riposo per far depositare il sedimento sul fondo delle tazzine. Nelle zone tipiche è possibile richiedere la lettura dei fondi del caffè dopo averlo sorbito (Caffeomanzia).